Manutenzione e conservazione degli orologi

watches-carePrendersi cura di un orologio è un compito che varia molto in base al modello in questione, al materiale con cui è realizzata la cassa, al vetro che lo ricopre, alle funzioni che contempla e, non ultima, alla qualità dell’oggetto stesso.

Ci sono però alcuni accorgimenti da tenere a mente che valgono per qualsiasi segnatempo.

1) Uso e Manutenzione

La cosa principale e forse ovvia, una volta indossato un orologio, è quella di evitare gli urti, che potrebbero danneggiare o graffiare sia la cassa che il vetro. Nel caso di segni della cassa, a meno che non siano troppo profondi, con una buona lucidata eseguita da un esperto, l’orologio torna come nuovo. Quanto al vetro, esso va sempre tenuto sotto controllo e, se presenta incrinature, andrebbe sostituito. Difficilmente, comunque, ci saranno graffi su un vetro in cristallo zaffiro, materiale con una durezza superficiale elevata e pertanto inscalfibile. Attenzione particolare va fatta poi da chi abitualmente effettua lunghi viaggi in moto, in quanto le forti vibrazioni possono causare danni. Stesso avvertimento vale per chi si espone in maniera prolungata al sole, soprattutto se alla lunga esposizione solare segue un’immersione in acqua fredda. In questo caso il pericolo è quello di uno shock termico con conseguente variazione di marcia e opacizzazione del quadrante. Da sottolineare, comunque, che gli ultimi due avvertimenti valgono solo per gli orologi classici, gioiello o complicati, in quanto per i modelli sportivi ci sono appositi studi che li mettono al riparo da questi problemi. Per quanto riguarda invece gli orologi meccanici manuali, un’operazione in cui fare attenzione è proprio quella di carica: il consiglio è quello di effettuarla al mattino, quando l’orologio è “a riposo”, approfittando della calma mattutina per favorire quell’attimo di simbolica riflessione all’inizio della giornata. La corona, inoltre, va ruotata in avanti in maniera completa, fermandosi non appena si sente resistenza.

2) Conservazione

Una volta tolto l’orologio, esso va adagiato con cura, orizzontalmente e il cinturino disteso, in modo da evitare brutte pieghe. Nel caso in cui si decida di non utilizzarlo per un pò di tempo, va controllato bene il luogo dove verrà conservato. Se posto, come spesso accade, in una cassetta di sicurezza, bisogna assicurarsi che all’interno non ci siano umidità e condensa e magari evitare ciò con apposite bustine assorbenti. In maniera precauzionale, comunque, l’orologio può essere avvolto in panni di stoffa morbida e inserito, con la propria scatola, in buste di plastica.

3) Pulizia

Pulire un orologio è un’operazione forse apparentemente logica ma molto delicata. La raccomandazione è quella di staccare il cinturino e procedere con un bastoncino di cotone inumidito di acqua. Se l’orologio è subacqueo, invece, è opportuno lavarlo con acqua tiepida e sapone, utilizzando una spazzola morbida, e poi asciugarlo con un panno morbido, magari di pelle di daino, o con quello che si utilizza per pulire i gioielli o argenti. Un orologio subacqueo va lavato dopo ogni immersione in mare e, per un utilizzo professionale, una volta l’anno vanno sostituite le guarnizioni di tenuta.